Al momento stai visualizzando Stampa offset e stampa digitale: differenze e caratteristiche
  • Tempo di lettura:6 minuti di lettura
  • Categoria dell'articolo:Grafica

Stampa offset e stampa digitale: differenze e caratteristiche

Per stampare in tipografia, due metodi differenti dominano la scena: la stampa offset e la stampa digitale. Poiché la scelta tra le due tipologie causa spesso dubbi, in questo articolo vi illustreremo le loro differenze e caratteristiche in base a macchinari, risultato di stampa, tempi di produzione e costi. In questo modo sarete in grado di scegliere il metodo più adatto alla vostra esigenza!

La stampa offset: cos’è, caratteristiche e vantaggi

La stampa offset, chiamata anche stampa indiretta (perché l’inchiostro attraversa varie fasi prima di giungere alla carta), è in molti casi il metodo più accurato e dalla miglior resa. Permette inoltre di personalizzare maggiormente il progetto grafico dal punto di vista della carta. Si possono infatti adoperare carte più spesse, non lisce o con delle texture (dette anche carte goffrate), tipiche dei biglietti da visita. La precisione della stampa offset dipende anche da un’attenta impostazione prestampa data dal Grafico.

A fronte di maggiori libertà e migliori performance di stampa ci sono, naturalmente, costi maggiori. Essi sono giustificati dal lungo processo di stampa che richiede un dispendioso macchinario specifico. Per questo la stampa offset è l’ideale se si ha bisogno di una resa perfetta, o almeno se si possono ammortizzare i costi complessivi tramite una tiratura elevata (stampare molti pezzi insieme).

La stampa offset: come funziona

Macchinario per la stampa offset
Un imponente macchinario per la stampa offset.

La stampa offset prevede l’uso di un macchinario molto grande. Al suo interno ci sono quattro castelli di stampa posti in sequenza: ognuno di essi contiene tre cilindri più l’inchiostro. Generalmente i castelli sono quattro perché corrispondono ai colori principali – ciano, magenta, giallo e nero – da usare per produrre tutte le altre tonalità. Ma alcune tipografie più fornite possono avere un quinto castello, utile per riprodurre alla perfezione i colori Pantone, o altri castelli aggiuntivi come quello arancione o verde.

All’interno di ogni castello, l’inchiostro viene riportato su una lastra messa attorno ad un cilindro superiore. La lastra è stata lavorata in precedenza al laser in modo da “disegnare” la forma desiderata nei punti desiderati, proprio come un timbro! L’inchiostro passa poi sul cilindro offset, quello intermedio (esso è capace di trasferire l’immagine perché fatto di caucciù). Il cilindro offset si occupa di portare l’inchiostro col giusto disegno alla carta, mentre un altro cilindro sotto il foglio fornisce la giusta pressione. La figura qui sotto illustra molto bene i passaggi. L’intero processo viene ripetuto attraverso ogni castello per dare tutti i colori, formare l’immagine esatta e generare le giuste sfumature cromatiche. Per riepilogare notiamo che i diversi cilindri hanno svolto questi diversi compiti:

  • Portare la lastra (cilindro 4 della figura);
  • Ricevere l’immagine dalla lastra e riportarla sul foglio di carta (cilindro 5);
  • Fornire la pressione adeguata a seconda dello spessore della carta (cilindro 7).
Stampa offset - Cos'è e come funziona - La struttura
Il funzionamento delle torri nella stampa offset: l’inchiostro compie un percorso tra lastre e cilindri per poi giungere alla carta e stampare in elevata qualità. Fonte originale (in inglese).

La stampa digitale

Il processo di stampa digitale è decisamente più leggero. Non richiede un grosso macchinario, né una lastra diversa per ogni progetto grafico, e nemmeno l’impostazione prestampa di tipo manuale. Il tutto passa attraverso il solo macchinario elettronico, capace di comporre l’immagine in digitale tramite un classico getto di inchiostro. Si tratta infatti di una stampa diretta.

La qualità è un po’ più bassa rispetto alla stampa offset, specie nella definizione dei piccoli dettagli. Negli ultimi anni, invece, le aggiornate stampanti moderne hanno ridotto il gap della vivacità dei colori: se qualche tempo fa la stampa digitale era in difetto, ora la tecnologia ha consentito di raggiungere colori vibranti e luminosi, rendendola un’ottima alternativa.

La stampa digitale ha maggiori limiti sulla carta, legati soprattutto allo spessore, ma consente più facilmente di stampare su materiali particolari come magneti, oggetti e gadget. Inoltre è molto più veloce e ha un costo molto più basso, risultando alla portata di tutti nelle tirature basse e medie. A quel punto la scelta dipende dalle proprie esigenze: se si ha bisogno di una resa perfetta o se possono bastare gli ottimi standard della digitale; senza dimenticare le discriminanti del prezzo e della tiratura.

Speriamo che la spiegazione vi sia stata utile a capire e a scegliere il metodo più adatto! Se cercate articoli come questo per il vostro Blog, oppure se vi serve un servizio di Grafica (come biglietti da visita, volantini e brochure), potete contattarci tramite l’apposito form o dalla nostra pagina Facebook!

Altri articoli sulla stampa: